Peter Max: La Madonna del
mondo dellarte commerciale
o
Non tutti a Seattle lavorano per Microsoft
di Alison Gates
Luglio 1999
Earnesto è sposato a Ivana con la quale Pam ha frequentato le scuole superiori. Comunque, Pam ha detto che Ivana ed Earnesto avevano questi inviti a una conferenza tenuta da Peter Max lo stesso sabato al Pacific Place nel centro città di Seattle e che sarebbe stato utile andarci. Fui totalmente daccordo per la conferenza; ma venerdì, la madre di Pam, Bonnie, era stata al Pacific Place e si è come scontrata in una reception alla galleria nella quale erano in mostra i lavori di Max, rimorchiandosi la nipote di Pam, Amy (di 9 anni). Amy fu tuttaltro che impressionata dallesposizione. Il suo commento: "Ci siamo stati, abbiamo visto quello." Avremo dovuto prestarvi attenzione. Sabato mattina ero al Pacific Place e sono entrata alla ricerca della galleria per chiedere della "conferenza." Come cera da aspettarsi, lartista non simpegnava in alcun dibattito, si rendeva semplicemente disponibile al pubblico per le tre serate della reception. La signora molto attraente, molto bionda alla galleria mi ha pure detto che mi sarei dovuta guardare attorno, perché la galleria sarebbe stata, proprio la sera stessa, piena di gente oh ed aveva forse già detto che Peter Max è lunico artista che a tutti gli effetti è autorizzato ad usare limmaginario di Walt Disney nei suoi lavori? Oh, bene
Ce ne andiamo e ci divertiamo a notare che lartista è seguito da unéquipe cinevisiva, completa del simbolo fallico della giraffa. Ogni volta qualcuno compera un Max originale (o unappropriazione di Max del lavoro di qualcun altro) lui la firma e vi disegna una figurina sul retro, quindi posano tutti con larte e si fanno scattare la foto. Questo mi fa venire voglia di ridere, ma decido che è pesante. Earnesto infine mi si avvicina e inizia a chiacchierare di cose che non hanno niente a che fare con la mostra. Finalmente confessa che è disturbato dai manifesti che recitano, "finanziamenti privi di interesse" appesi qui e lì liberamente tra i lavori darte, su semplice carta 8 ½"x11". Troviamo Ivana e Pam; Pam mi chiede se quel dipinto starebbe bene nella sua cucina discutiamo della teoria dei colori e degli stimolanti dellappetito. A un certo punto, lartista e la sua équipe cinevisiva si avventurano alla cieca nella nostra direzione ed è Earnesto ad accostare il tipo per dirgli che ha visitato il sito web di Peter Max e che lo ha trovato fantastico per lanimazione. Earnesto continua e ci presenta, Max mi porge un palmo flaccido, e quindi Peter Max chiede se lavoriamo alla Microsoft. Earnesto dice di no, una compagnia di assicurazioni, ma che lui è un artista e indica pure me sostenendo che sono unartista. Pam ed io concordiamo ambedue e ognuna a modo suo che non tutti a Seattle lavorano alla Microsoft! Max è ben poco impressionato. E stato come se, letteralmente parlando, avessimo fatto fuoriuscire laria dalla sua gomma dellinteresse. La giraffa sembra si afflosci e si ritrae, le luci delle telecamere si spengono e Max tenta di battere una veloce ritirata. Mentre Earnesto continua a raccontargli di alcuni aspetti del suo sito web. Quando infine Max si estrae dal nostro piccolo gruppo ci guardiamo a vicenda stupiti, mentre si fa chiaro che siamo stati alla presenza di un uomo onestissimo che FA SOLDI con la propria arte e che non è interessato ad altro! Sostengo, lui è la Madonna del mondo commerciale dellarte.
Più tardi Earnesto sottolinea che avrei dovuto dirgli che ho dovuto dimettermi dalla Microsoft quando mi sono impegnata con Paul Allen e sono andata a lavorare per il progetto Total Experience. Penso, dal momento che mi vengono dati tavoli estremamente buoni nei ristoranti in questi giorni, che ne farò una questione dora in avanti di presentarmi con il mio nome per intero. Vorrei per lo meno essere trattata come un essere umano. E io sono, dopo tutto, LUna Vera Gates.
Alison "LUna Vera" Gates può essere raggiunta a aligates@hotmail.com.
Visitate il sito ufficiale web di Peter Max, http://petermax.com